Noventa nei secoli. Il territorio
Situata a pochi chilometri di distanza da Padova, Noventa Padovana rappresenta una vera e propria “cerniera” tra la vicina città e la Riviera del Brenta. Posizione geografica, comunanza di vicende storiche e, soprattutto, la presenza di un gruppo di ville venete di grande rilievo rendono infatti Noventa l’ultimo paese della Riviera, posto a chiusura dello splendido itinerario che dalla Laguna di Venezia giunge a Padova. Un centro ricco di testimonianze storico-artistiche, che anche il turista affrettato potrà apprezzare.
La presenza del corso del Brenta fu un fattore essenziale per la nascita, ben anteriore all’anno Mille, e per il successivo sviluppo dell’antico villaggio di Noventa. Il nome della località compare in documenti del X secolo; strettamente legata a Padova, fu porto fluviale nei sec. XI-XII ed area di particolare importanza nei collegamenti con Venezia, anche dopo l’escavazione del canale Piovego compiuta dal libero comune di Padova verso il 1210.
Territorio occupato dal castello della famiglia padovana dei Dalesmanini, che fu probabilmente dimora di Isabella, moglie dell’imperatore Federico II di Svevia, nel 1239, quando il sovrano, ospite per alcuni mesi dei Padovani, si dilettava di battute di caccia proprio a Noventa.
Nel Trecento estese proprietà ebbe in Noventa quell‘Enrico Scrovegni che commissionò a Giotto gli affreschi della celeberrima cappella dell’Arena. Fu data in feudo ai Foscari di Venezia nel 1331, ma più tardi vi dominarono i Carraresi, signori di Padova.
Dopo la conquista Veneziana di Padova e l’annientamento della dinastia carrarese (1405), iniziarono prestissimo gli insediamenti delle prime ville, legate alla funzione economico-agraria.
La fioritura di ville maggiori e minori continuò dal Cinquecento al Settecento, lasciando alcuni splendidi esempi tuttora visibili. Noventa seguì le sorti di Padova, alla cui provincia restò unita, diversamente dagli altri paesi della Riviera del Brenta.
Nel 1867, subito dopo il passaggio del Veneto al Regno d’Italia, assunse la denominazione ufficiale di Noventa Padovana, per distinguersi dagli omonimi paesi di Noventa Vicentina e Noventa di Piave.
Da sempre un luogo di villeggiatura
Noventa Padovana è sempre stata una terra apprezzata sia per la posizione strategica per le attività commerciali, sia per la bellezza del territorio stesso. Facilmente raggiungibile da Venezia per via fluviale, Noventa diventa sin dal primo ‘500 una metà dove poter acquistare appezzamenti e sviluppare così l’economia agricola. Secondo testimonianze, infatti, le prime “case di campagna” veneziane si svilupparono proprio in questo secolo, per poi evolversi e trasformarsi in vere e proprie ville per eventi e feste intorno al 1700.
Ecco sorgere ville e palazzi di campagna progettati, costruiti e decorati dai migliori architetti ed artisti dell’epoca.
I periodi di villeggiatura sono principalmente due; quello estivo (da giugno a fine luglio) e quello autunnale dai primi di ottobre alla metà di novembre. Entrambi i periodi si svolgevano in sincronia con i principali avvenimenti agricoli: i raccolti estivi e la mietitura dell’uva, caccia, uccellagione e taglio della legna autunnale.

Da casa di campagna a Villa Veneta
Le Ville oggi
- Villa Giovanelli Colonna
- Villa Giustiniani De Chantal Destro
- Villa Grimani Vendramin Valamrana
- Villa Todeschini
- Villa Vendramin Cappello Collizzolli
- Villa Manzoni
- Villa Cappello
- Villa Loredan Gallini Saccomani