Una prima lapide, quella relativa ai Caduti della I guerra mondiale, fu realizzata nel 1920; l’altra di simile fattura fu realizzata nel 1945 a ricordo dei Caduti della II guerra mondiale. Esse hanno trovato inizialmente la loro collocazione sulla facciata del precedente edificio del Municipio, mentre la Crocifissione proviene dalla chiesa di Noventa.

Qualche anno dopo la fine della prima guerra mondiale, la comunità di Noventa volle realizzare un “Percorso della Memoria” per ricordare i suoi Caduti nella Grande Guerra 1915-18. Furono scelti tre luoghi simbolo della vita dei cittadini: la Chiesa parrocchiale, dove la vita appena iniziata veniva accolta con il battesimo, il Municipio, che rappresenta l’appartenenza alla comunità civica, e il Cimitero ultima e definitiva casa comune di tutti i cittadini.
I monumenti furono inaugurati il 4 luglio del 1920 e la cronaca di quell’evento viene così riportata dal parroco di allora, don Antonio Celotto, nel libro cronistorico:
Domenica 4 luglio si inaugurarono i monumenti ai Caduti.
Alle ore 8 lapide al Municipio col’intervento di tutte le autorità, dal Prefetto, dal rappresentante del generale Ballarin, la banda Fratellanza di Ponte di Brenta. Per l’occasione furono stampati dei magnifici diplomi per le famiglie dei Caduti e cartoline ricordo. Sul piazzale del Municipio parlarono: il Colon. Mattioli, il Prefetto, il rappresentante del Generale Ballarin ed il mutilato Rosco. Quindi si inaugurarono il monumento in Chiesa con il discorso del Parroco. E alle ore 10 e mezza in Cimitero per inaugurare la Cappella (ex Palesa) ai Caduti. Qui celebrò il cappellano, parlò il sig. Lino Munari, il Parroco e la banda Fratellanza accennò musiche funebri.
Tutte le cerimonie riuscirono con serietà e splendore.”

Dal 1948 la memoria dei Caduti di tutte le guerre (da quella di Eritrea del 1896 alla II guerra mondiale del 1940/45 ed alla Resistenza) è stata  raccolta in un unico monumento progettato dall’arch. Oscar Marchi, eretto nel piazzaale di fronte al Municipio e ricollocato nel 1985 nella vicina area verde.

Crocifissione

Dati analitici: l’opera, realizzata con un impasto cementizio tipico del periodo, rappresenta il Cristo in croce con alla sua sinistra quattro donne piangenti, mentre sulla destra i busti di tre uomini avvolti da un “sudario” che rappresenta il loro sacrificio.

L’opera è stata restaurata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la locale Sezione Ex Combattenti e Reduci nel centenario della Grande Guerra: 1915-2015. La scritta in latino, posta alla base della crocifissione recita, tradotta:
CRISTO
CHE PATI’ IN CROCE
E’ LA CONSOLAZIONE PER COLORO
CHE PIANGONO LA MORTE DELLE
PERSONE CARE TOLTE LORO
DALL’ATROCE GUERRA
NEL 1915-16-17-18
NELLA SPERANZA DELLA RESSUREZIONE
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